Scheda di Federico Chianucci

**Emils** Mar Apr 15, 2008 11:10 pm

Federico Chianucci nasce ad Arezzo il 3 ottobre del 1974. Trascorre la sua adolescenza correndo dietro ad un pallone da calcio sui campi incolti davanti casa, sognando di diventare un giorno un grande calciatore.
Fin dai primi anni di scuola manifesta una notevole attitudine all’arte in generale, ottenendo sempre un notevole rendimento in tutte le materie, per eccellere però in quelle artistiche come disegno e letteratura.
Il primo incontro con la musica risale all’età di dieci anni, quando si trova a far parte del coro della scuola. A questo seguirà una fugacissima esperienza legata alla chitarra ritmica, che si concluderà però con un nulla di fatto. Dovranno passare diversi anni prima che la musica, per mezzo della chitarra classica, torni a bussare alla sua porta… e stavolta in maniera decisa e definitiva . Frequenta infatti il penultimo anno di liceo scientifico quando, all’età di 17 anni, intraprende in maniera quasi casuale i suoi primi studi di chitarra classica. Fin dalla prima lezione, tenuta dal maestro Vittorio Scartoni, rimane però affascinato dalla bellezza e dalla potenzialità dello strumento. E’ l’inizio di un lungo periodo di studio, circa dieci anni, che lo porterà ad eseguire concerti in varie località della provincia. C’è però un altro tipo di chitarra che ha conquistato il cuore musicale di Federico ormai da tempo: è la chitarra dei Dire Straits, ovvero di Mark Knopfler, leader carismatico dell’ormai leggendaria band britannica. Inizialmente l’amore per la timbrica delicata e cristallina della chitarra di Knopfler si manifesta come la necessità irrefrenabile di consumare letteralmente le cassette (non esistevano ancora i cd; tra l’altro uno dei primi cd in assoluto pubblicati sul mercato sarà proprio “Brothers in arms” dei Dire Straits, che riscuoterà un successo planetario) sul mangianastri, ma questo è solo il preludio a quella che si rivelerà una vera e propria vocazione musicale. Ben presto infatti si fa largo nella mente di Federico l’idea, inizialmente vissuta più che altro come un sogno, di poter un giorno scrivere canzoni dove la chitarra possa rivestire un ruolo di primo piano, caratteristica pressoché assente nella musica leggera italiana. E’ motivata anche da quest’ultimo aspetto la scelta iniziale di scrivere testi inglese, che ben si sposavano alle prime composizioni melodiche, il più delle volte però ancora soltanto abbozzate. All’impegno riversato sulla composizione della musica e sulla scrittura del testo si affianca un progressivo avvicinamento alla tecnica del finger-picking, che prevede l’utilizzo delle dita per pizzicare le corde sulla chitarra come nella tecnica “classica”, ma attraverso una impostazione assolutamente diversa. Comincia quindi a prendere forma un repertorio di canzoni destinato a crescere di numero e di qualità nel tempo, e che vedrà l’avvicendarsi della scrittura di testi in italiano a quella di testi in inglese. Nel frattempo nella vita di Federico si succedono esperienze musicali di vario tipo, dall’insegnamento della chitarra ai bambini, alle classiche serate di piano bar per matrimoni e ricevimenti.
Tutto l’aspetto musicale continua però a rimanere di secondaria importanza nella scala delle sue priorità. Si è infatti da tempo iscritto alla facoltà di ingegneria meccanica all’università degli studi di Firenze, e l’obbiettivo primario è ormai quello di portare a termine gli studi e conseguire la laurea. E’ quello che accade il 26 aprile del 2004 nell’ateneo fiorentino, e Federico si sente finalmente libero di dedicarsi completamente alla musica.
Grazie all’incontro con Remo Francesconi nel 2005, figura di spicco della Fonit e suo attuale produttore, si concretizza finalmente la possibilità di registrare il suo disco “Volo nel blu”, finito di masterizzare negli studi della Fonoprint di Bologna nel novembre del 2007. In questa avventura Federico, insieme al fratello Francesco, anche lui chitarrista e cantante, si troverà coinvolto in tutti gli aspetti della realizzazione del cd: da quello musicale a quello grafico, da quello produttivo a quello promozionale. “Volo nel blu” si distingue nell’attuale panorama musicale della canzone d’autore italiana non soltanto per la bellezza dei testi, ma anche e soprattutto per la raffinatezza degli arrangiamenti che, spaziando dal rock al country e dal pop al blues, regalano all’intero lavoro atmosfere di ampio e profondo respiro.

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